Giovani e giovanissimi

COS’È LA PASTORALE GIOVANILE?

La Pastorale Giovanile è formata DA giovani ed è PER gli altri giovani. In particolare è costituita da sacerdoti, seminaristi e ragazzi laici che collaborano insieme allo scopo di tradurre il messaggio del Vangelo in un linguaggio più vicino e più comprensibile ai giovani che, a volte, si trovano in difficoltà e non riescono a capire cosa il Signore chiede. Si tratta di una realtà viva della Diocesi di Roma che si impegna nell’accompagnare e promuovere la crescita spirituale e umana dei ragazzi e per fare ciò si avvale dell’importante e attivo ruolo delle Parrocchie. La nostra parrocchia, San Giuseppe all’Aurelio, ha una realtà di Pastorale Giovanile viva e dinamica .

Noi giovani cerchiamo di promuovere e valorizzare le nostre iniziative all’interno della comunità, cercando di rendere partecipi i giovani del territorio. Allo stesso tempo seguiamo le linee guida che ci detta la Diocesi di Roma e insieme agli altri giovani della nostra città condividiamo con gioia il nostro incontro con Gesù Cristo. Negli ultimi anni, abbiamo partecipato ad importanti esperienze di Fede: il pellegrinaggio a Santiago de Compostela e la Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid che ci hanno arricchito molto umanamente e che hanno rafforzato la nostra fede. La Pastorale giovanile si avvale del sostegno e della collaborazione di diverse realtà comunitarie tra cui la caritas e il gruppo scout, con le quali ci trasmettiamo vicendevolmente le esperienze. Dal documento “La pastorale giovanile oggi: come rispondere alle attese della Chiesa e dei giovani?”  di P. Francis Kohn, Responsabile della Sezione Giovani del  Pontificio Consiglio per i Laici, leggiamo: La priorità di ogni pastorale giovanile è quella di fortificare i giovani nel loro rapporto con Gesù Cristo. La GMG permette a moltissimi giovani di vivere un’effusione dello Spirito Santo che si distingue proprio per l’incontro personale con Cristo, scoperto come persona viva. Una simile esperienza rinnova tutta la vita cristiana del battezzato e ravviva il suo zelo per l’evangelizzazione. Il rapporto con Cristo si costruisce giorno dopo giorno preghiera personale, la frequentazione della Parola di Dio e una vita sacramentale regolare: elementi questi che non sono tanto naturali a una generazione poco abituata ad affrontare impegni concreti e duraturi. Da qui l’importanza di introdurla ed accompagnarla sulla via della vita spirituale nella pastorale giovanile.

Bisogna aiutare i giovani a crescere in una vita profondamente radicata in Cristo, strutturata da una solida formazione, animata dall’amore per la Chiesa, impegnata nel mondo e orientata alla missione. L’esemplarità” e la testimonianza personale sono elementi educativi importanti da inserire nella pastorale giovanile. Come illustra bene l’esempio del Papa San Giovanni Paolo II, i giovani hanno bisogno di percepire la coerenza tra parole e azioni. La “pastorale vocazionale” è al cuore di ogni “pastorale giovanile”, perché, come sottolinea spesso il Papa, è proprio dei giovani riflettere sul proprio avvenire e cercare la propria vocazione, intesa come chiamata di Dio, unica per ogni essere umano.

Il gruppo giovani è seguito, in modo particolare,
da padre Alberto insieme ad una équipe di 15 educatori
che frequentano l’università o sono impegnati nel mondo del lavoro.

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